Comune di Giugliano in Campania (NA)
Anno: 2013
Proponente: VI.MA.RA. Srl
Proposta tecnica per gara per riqualificazione verde urbano
(con Maurizio Ciarapica)
Tipologia dell'intervento:
Proposta tecnica finalizzata all'ottenimento di appalto per la creazione di nuove aree verdi e successiva gestione, manutenzione e valorizzazione dello stesso.
Descrizione dell’intervento
Le aree oggetto di sistemazione e riassetto vegetale, destinate a funzione di verde pubblico e sportivo sono le seguenti:
Parco “La Villetta”, le aree a verde e gioco attorno allo stadio, le aree a verde di pertinenza delle due scuole e le aree poste all’interno del centro sportivo Anthares.
Per tali aree verdi, l’intervento previsto, persegue principalmente l’obiettivo di consolidare il verde, ricostruendo e conservando gli ecosistemi vegetazionali, nelle zone che presentino aspetti vegetativi radi o soggette a degrado.
La riqualificazione proposta ha come obiettivo la riedificazione dei seguenti aspetti:
Aspetto paesaggistico e funzione urbana
Ridefinire una connessione vegetazionale con le specie di riferimento del paesaggio locale e nello stesso tempo favorire una più corretta relazione visiva con l’urbanizzato circostante.
Questa riconnessione dovrà consentire pertanto di definire un più armonico e corretto rapporto con il costruito, consentendo il mascheramento o lo svelamento di prospettive, assi visivi e percezioni dell’ambiente circostante.
Le aree verdi diventano allora parte integrante del tessuto urbano e non solo episodi di vuoto più o meno arredato ed attrezzato.
Nei punti di confine tra la struttura urbanizzata e la campagna la vegetazione dovrà assumere maggiormente le sembianze del modulo naturale, attraverso l’adozione di rialzi di terra (dune) che anche otticamente permetteranno di fondersi completamente ad esso, mentre nei punti a ridosso degli elementi antropici la piantumazione avrà una funzione di arredo vegetale ornamentale.
La riconfigurazione degli ingressi alle aree verdi, la corretta intimizzazione delle aree di sosta interne dal traffico veicolare, la modifica della percezione dei confini attraverso le dune, dovranno pertanto permettere la ricostruzione di squarci di verde maggiormente relazionato con il territorio circostante.
Per ciò che riguarda l’elemento barriera o recinzione, il progetto prevederà tipologie di piantumazione a sesti irregolari con, in larga misura, specie autoctone riscontrate nel paesaggio confinante.
Al fine di evitare accostamenti caotici e specie e varietà con altezze diverse, ciascun gruppo vegetale avrà una specie dominante numericamente, che costituirà una percentuale variabile tra il 50-60% del totale.
La scelta vegetale, inoltre, considera le armonie dei colori e dei viraggi stagionali, in modo che il parco muti continuamente, rivelando cicli e ritmi naturali.
Il criterio è quello di rendere lo spazio verde il meno prevedibile possibile in modo da suscitare nei visitatori elementi di fascino ed attrattiva.
Inoltre in alcuni ambiti particolari (spazi per il riposo, aree giochi ecc.) verranno adottate sistemazioni tese ad isolare dal caos dell’urbanizzato circostante.
Aspetto agronomico e ambientale
L’impiego di una mescolanza di essenze vegetali consentirà di creare una biocenosi composta da un elevato numero di specie che garantisce maggiore funzionalità bioecologica per l’ecosistema nel suo complesso e una migliore difesa alle avversità climatiche e bioecologiche.
Le associazioni vegetali all’interno di ciascuno schema compositivo tenderanno ad evitare ogni potenziale sopraffazione di una specie sulle altre: pertanto, le specie più invasive sono state escluse o inserite in percentuale ridotta.
La disposizione spaziale relativa alla messa a dimora di alberi e arbusti terrà conto dello sviluppo potenziale a maturità delle singole specie.
Uno dei principali elementi di valutazione delle singole specie è stato quello della velocità di attecchimento in funzione dell’area, garantendo, al contempo, una scalarità di crescita;
Inoltre a garanzia della riuscita degli impianti, il modulo vegetale sarà composto da essenze autoctone e essenze non autoctone ma ormai naturalizzate nel territorio di riferimento.
La diversificazione degli schemi compositivi in termini di numero di essenze vegetali garantisce maggiori possibilità di successo dell’impianto poiché, anche se un’essenza fallisce, il suo “peso” relativo risulta basso: la diversificazione o biodiversità garantisce, inoltre, una maggiore stabilità del nuovo popolamento nei confronti delle avversità parassitarie che generalmente aggrediscono interventi vegetali monotematici.
Nella formulazione degli schemi compositivi e dei sesti di impianto verrà evitata la vicinanza disordinata di singoli individui appartenenti a specie diverse privilegiando una mescolanza a gruppi: in tal modo, si riduce la concorrenza interspecifica fra specie aventi caratteristiche differenti distribuendo le essenze vegetali nei punti più propizi alle loro esigenze ecologiche: tuttavia, è stato previsto l’inserimento, in punti prestabiliti, di gruppi monospecie per accentuare particolari effetti estetici e/o cromatici.
Le specie prescelte si caratterizzano per ridotte esigenze in termini di manutenzione ordinaria.
La scelta di inserire specie spoglianti è stata fatta in considerazione del fatto che le stesse permettono il passaggio dei raggi solari d’inverno impedendo il ristagno di acqua nel terreno, e nel contempo preservano d’estate l’umidità dei terreni attraverso il rinfrescamento dovuto alla massa fogliare.
Formazioni di dune
Al fine di rendere questi spazi visivamente attraenti e inoltre potenziare l’aspetto paesaggistico già descritto verranno realizzati opportunii rialzi in terra o dune di altezza massima pari a 1 mt., all’interno dei quali verrà collocata la maggior parte della massa arbustiva selezionata.
Ciò al fine di garantire una miglior difesa da eventuali fenomeni di marciume radicale dovuto a possibili ristagni di acqua, cosa che si verifica quasi sempre in una piantumazione al livello zero, e quindi assicurare un maggiore sviluppo e conservazione delle essenze.
Le essenze selezionate, ed indicate nella legenda dell’elaborato di progetto sono:
Piano arboreo
Alberature stradali
Fraxinus ornus (frassino)
Tilia cordata (tiglio)
Prunus Kanzan (ciliegio da fiore)
Olea europaea (oivo)
Quercus ilex (leccio
Alberature parcheggio
Acer campestre (acero)
Ulmus minor (olmo)
Albearture in parco
Quercus robur fastigiata (quercia fastigiata)
Piano arbustivo
Arbusti di siepe
Prunus lauroceraso
Pyrachanta coccinea
Elaeagnus ebbingei
Phillirea spp
Spiraea spp
Nerium oleander
Spartium junceum
Lantana Spp